"Dal nostro territorio non può
andare via una ditta sana e puntuale come la Maffei, chiediamo
all'azienda di tenere duro e andare avanti col sostegno delle
nostre tre comunità". E' l'appello accorato a Emilio Fiorelli,
presidente della Maffei Sarda Silicati, nel corso di una
riunione a Sarule, promossa dalle tre amministrazioni comunali
di Sarule, Orani e Ottana, che vogliono impedire l'abbandono del
territorio dell'azienda dopo l'attentato una settimana fa che
ha distrutto tre escavatori nella cava di Sarule.
Nei giorni scorsi infatti Fiorelli aveva annunciato una
possibile uscita dell'azienda dal Nuorese. "La parola chiave per
noi è speranza che l'azienda non molli - ha detto il sindaco di
Orani Marco Ziranu - Queste persone che vivono nell'illegalità
vengano isolati e siano messi nella condizione di non nuocere.
Ognuno di noi, amministratori, terzisti, operai, azienda è un
attore fondamentale di questa realtà economica che non deve
essere persa. La ditta faccia lo sforzo di restare e non fare
scelte affrettate, se se ne dovesse andare è un dramma per
noi".
"Abbiamo già vissuto una disoccupazione spaventosa con Ottana a
causa della crisi e del mercato - ha aggiunto Franco Saba
sindaco della cittadina industriale del centro Sardegna - non
possiamo perdere un'azienda sana che dà occupazione in questo
territorio depresso. Se così fosse torneremo all'epoca dei
sequestri di persona quando le attività fuggivano da queste
parti per gli atti delinquenziali".
Presenti all'assemblea i rappresentanti di Confindustria e dei
sindacati e lo stesso amministratore Fiorelli che nel suo
intervento, ha aperto uno spiraglio affinché la ditta possa
restare nel territorio: "All'azienda fa piacere questa
solidarietà. Per noi è dura andare avanti ma può essere
possibile se si condannano e si isolano questi atti", ha detto
il presidente della ditta.
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