(di Maria Grazia Marilotti) La vendemmia 2022 si presenta come un'ottima annata.
Le quantità delle uve sembrano confermare una buona produzione rispetto all'anno scorso in tutti i territori della Sardegna.
Un quadro emerso già un mese fa,
delineato da Assoenologi e Coldiretti, e che l'incognita legata
al clima non ha, al momento, modificato. "Abbiamo dovuto fare i
conti con il grande caldo, ma le viti ormai si stanno adattando
alle temperature e alle situazioni difficili come la siccità -
spiega all'ANSA l'enologo Piero Cella - E' poi arrivata la
grandine in diverse zone della Sardegna e i viticoltori con
grande maestria e prodotti biologici ne hanno contenuto gli
effetti".
Dopo un leggero anticipo della maturazione delle uve, piano
piano si sta assestando il calendario vendemmiale. "Le uve
Vermentino nella versione spumante sono già entrate in cantina -
racconta Cella - mentre per ottenere il bianco solare per
eccellenza del Mediterraneo aspetteremo qualche giorno ancora
per coglierne aromi e sapori. Le altre bianche sono sane e in
perfetta maturazione aromatica. Nella prima decade di settembre
poi entreranno nei serbatoi i rossi Cannonau, Carignano, Bovale,
Monica e Nieddera. Esistono le condizioni migliori - assicura
l'esperto - per avere colori e strutture con la prospettiva di
creare grandi rossi d'annata e da invecchiamento".
Per Giovanni Pinna, direttore generale di Sella & Mosca,
"l'annata ha seguito un buon decorso, non ultimato, e le alte
temperature hanno contribuito al mantenimento di un ottimo stato
fitosanitario. Inoltre, le ultime perturbazioni non hanno
interessato l'algherese e durante il periodo estivo i vigneti
hanno goduto dell'apporto idrico di soccorso. Si è evitato così
l'insorgere della sofferenza idrica dei vigneti, fenomeno
diffuso nel resto d'Italia".
Previsioni ottimistiche anche da parte di Roberta Porceddu
della cantina Lilliu di Ussaramanna. "Nel nostro territorio non
sono arrivate né pioggia né grandine - chiarisce - La vendemmia
da noi parte la prossima settimana con un raccolto sano e
abbondante". Mariano Murru, presidente di Assoenologi Sardegna,
riferisce come "grazie alle condizioni climatiche sfavorevoli
allo sviluppo delle malattie, è stato necessario effettuare un
numero molto ridotto di trattamenti in campo. Perciò abbiamo uve
sane, di qualità e più sostenibili per il rispetto dell'ambiente
e del consumatore. Se il tempo sarà clemente anche per i mesi di
settembre e ottobre, si potrà confermare un'ottima raccolta
sotto ogni profilo".
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