Nell'inchiesta sulla
vendita del Geovillage, il complesso ricettivo turistico a Olbia
di proprietà della famiglia Docche, è stato messo un punto che
vede l'archiviazione di tutti i cinque gli indagati: Gavino
Docche, l'imprenditore proprietario, suo figlio Fabio, che
nell'ultimo periodo era salito alla guida della società che
gestiva la struttura, Gian Carlo Fenu, curatore fallimentare,
Aldo Carta, direttore del Cipnes, e il notaio Vittorio Occorsio.
Nessuna turbativa d'asta, quindi, piuttosto si provò ad evitare
che l'asta avvenisse.
Le indagini della Guardia di Finanza avevano portato nel 2021
al sequestro preventivo dell'intero resort: l'hotel, gli uffici,
le sale congressi e i campi sportivi con le piscine erano stati
affidati ad un curatore fallimentare, mentre erano finiti agli
arresti domiciliari Gavino e Fabio Docche, creatori del polo
ricettivo nella zona industriale olbiese.
Oggi la gip del tribunale di Tempio Pausania, Caterina
Interlandi, ha deciso per l'archiviazione, non ritenendo
sufficienti gli elementi per sostenere l'accusa in giudizio. Le
intenzioni degli indagati, secondo la giudice, erano finalizzate
"non a turbare una futura gara, ma ad evitarla". Già nel gennaio
del 2022 il tribunale del Riesame di Sassari aveva escluso
l'ipotesi della turbativa.
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