Per il tribunale di Sassari
favorirono la fuga dal carcere di Bancali e la latitanza di
"Johnny lo zingaro", alias Giuseppe Mastini, evaso nel 2020 al
termine di un permesso premio in una casa-famiglia diocesana.
La giudice Elena Meloni, accogliendo in parte le richieste
della pm Enrica Angioni, ha condannato questo pomeriggio la
compagna di Mastini, Giovanna Truzzi, (difesa dall'avvocato
Silvio Toccafondi) a 2 anni e 6 mesi di reclusione, Gabriele
Grabesu (avvocato Marco Palmieri) a 4 anni, Cristian Loi
(avvocato Stefano Porcu) a 3 anni e 2 mesi, tutti per il reato
di procurata evasione. Un quarto imputato, Lorenzo Panei
(avvocato Paolo Spano), è stato condannato per favoreggiamento a
1 anno e 6 mesi con la condizionale.
Il 5 settembre del 2020, Mastini, che stava scontando
l'ergastolo, uscì con un permesso premio dal carcere di Bancali
e non fece rientro. Gli agenti della Squadra mobile di Sassari
lo riacciuffarono dopo dieci giorni di latitanza: era nascosto
in un casolare di campagna a pochi chilometri dalla città.
Per l'evasione, "Johnny lo zingaro" è stato condannato nel
luglio scorso a 3 anni e 4 mesi. Oggi il Tribunale ha chiuso il
cerchio con la condanna di quelli che ritiene siano stati i suoi
fiancheggiatori nella fuga e nella latitanza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA