Il canto a tenore, con la sua
unicità e bellezza e un itinerario tra siti archeologici e
naturalistici e architetture.
Nell'Oristanese va in scena, il 14 e 15 ottobre, l'edizione
autunnale di "Tenore". Due giornate dedicate al canto
riconosciuto dall'Unesco "patrimonio intangibile dell'umanità".
Incantevoli gli scenari, palcoscenici naturali in luoghi
identitari del territorio. Al Nuraghe Cuccurada di Mogoro si
esibisce il Tenore S'Affuente di Ottana. Il gruppo Tenore di
Bitti Mialinu Pira accompagna il pubblico in una
lezione-concerto itinerante dal Nuraghe Santu Sciori alla chiesa
di San Lussorio a Pabillonis. Il caratteristico borgo di
Morgongiori ospita l'esibizione dei Tenore Su Connottu di Fonni
presso la Chiesa di Santa Sofia.
A Pau, l'archeologa Giulia Balzano condurrà il pubblico nel
Parco dell'Ossidiana del Monte Arci, illustrando la vita e le
prime attività umane della zona in particolar modo legate alla
lavorazione dell'ossidiana. La passeggiata si chiude sulle note
del Tenore Su Cunzertu de Abbasanta.
Costola del Festival Pedras et Sonus "Tenore" è organizzata
dall'omonima associazione, direzione artistica della musicista
Zoe Pia che sottolinea: "Per il secondo anno ci addentriamo
nelle radici del canto a Tenore, la mission di diffondere la
bellezza dell'isola promuovendo il turismo culturale in bassa
stagione, si unisce alla nostra volontà di coinvolgere le nuove
generazioni e le famiglie verso la conoscenza dell'unicità della
Sardegna, ricca di storia e tradizione".
Fin dalla sua prima edizione il festival veicola le proprie
comunicazioni utilizzando anche la lingua sarda.
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