Ascoltare e riconoscere il dolore
invisibile per combatterlo insieme. Con questo slogan il
dipartimento di Scienze Chirurgiche dell'Università di Cagliari
ed il Rotary club Cagliari Nord sono scesi in campo per un
impegno di sensibilizzazione per la ricerca e cura
dell'endometriosi. Una patologia che spesso viene diagnosticata
tardivamente e che coinvolge una donna su dieci nell'età
riproduttiva.
L'11 aprile alle 20,30 al Teatro Carmen Melis, ridotto del
teatro lirico di Cagliari, andrà in scena "Endometriosi rompiamo
il silenzio". Uno spettacolo di musica, parole, testimonianze,
performance, sotto la direzione artistica di Ambra Pintore,
cantante, attrice, conduttrice. Il ricavato sarà devoluto per
l'acquisto di un ecografo di ultima generazione in favore della
Clinica Ostetrica e Ginecologica Universitaria di Cagliari. In
scena si alterneranno l'illusionista Alfredo Barrago, i pianisti
Alessandro Di Liberto, Paolo Carrus e il contrabbassista Massimo
Tore. Ancora, il soprano Rachele Stanisci accompagnata dal
pianista Marco Schirru. Sarà la voce di Ambra Pintore in
Quartetto con Roberto Scala al basso, Federico Valenti alle
chitarre, Diego Milia al sax e violino a chiudere la serata.
"L'aeroporto di Cagliari aderisce al nostro progetto e la
notte del 10 e 11 aprile si illuminerà di giallo, nel mondo
colore della campagna sull'endometriosi", riferisce Claudia
Rabellino, presidente del Rotary club Cagliari Nord che, assieme
a Stefano Angioni, direttore della clinica ostetrica e
ginecologica universitaria, interverrà durante la serata. "Il
progetto "Cagliari ENDometriosis 2025" è articolato in diversi
eventi e iniziative per diffondere la conoscenza sulla malattia
e stimolare investimenti di aziende sulla ricerca", ha
evidenziato Rabellino.
Il 29 marzo si è svolto un incontro di sensibilizzazione e
presentazione del progetto sulla Nave Trieste, nuova Unità della
Marina Militare presente per alcuni giorni nel porto di
Cagliari. Il 30 Marzo, il Parco di Molentargius si è tinto di
giallo con la camminata ludico motoria che ha riunito circa 300
partecipanti con l'organizzazione del Cus in collaborazione con
Uisp e con la partecipazione dell'equipaggio della nave San
Marco.
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