Niente di compromesso. E la
situazione non è precipitata dopo la vittoria dell'Empoli con il
Parma. Ma il Cagliari deve stare attento.
A due giornate dalla fine del campionato, la squadra di
Nicola è a più cinque da due squadre, Lecce e Empoli. Situazione
invidiabile, ma per la salvezza non basta: per la matematica,
senza aspettare i risultati delle concorrenti, domenica prossima
contro il Venezia serve la vittoria. Con un punto, invece, si
aprirebbe in teoria la possibilità di essere raggiunti sempre da
Lecce e Empoli a quota 34.
Salentini e toscani dovrebbero però fare sei punti nelle
ultime due gare. La sconfitta dei rossoblù, con l'ultima
giornata da giocare a Napoli, sarebbe un mezzo disastro. Mezzo
perché il Cagliari potrebbe comunque ancora salvarsi se le
rivali pareggiassero una delle ultime due partite. Il problema:
alla Domus arriva il Venezia. Per la squadra di Di Francesco,
comunque dovesse andare la partita di stasera con la Fiorentina,
la prossima gara potrebbe essere decisiva per conquistare una
clamorosa permanenza in A.
Morale della favola: domenica sarà una partita ad altissima
tensione. Il Cagliari avrebbe potuto chiudere la questione con
Udinese e Como. Ma non c'è riuscito. E ora è costretto a una
settimana supplementare di paura. Questo pomeriggio ripresa
degli allenamenti. E saranno giorni importanti per cercare di
recuperare infortunati e acciaccati.
Con una certezza: non ci sarà Pavoletti, squalificato dopo il
giallo (era diffidato) rimediato nella gara di Como. Nicola deve
arruolare tutti gli attaccanti a disposizione. Anche chi non è
al meglio. Innanzitutto Coman, la scorsa settimana alle prese
con un fastidio al tendine di Achille. E poi Kingstone, non al
100% per un problema alla caviglia.
Dall'attacco alla difesa, tra gli obiettivi di staff tecnico
e medico c'è anche quello di riportare nel gruppo (e magari
almeno in panchina) Mina. Per Luperto, assente a Como, non ci
dovrebbero essere problemi: stringerá i denti e contro il
Venezia ci sarà.
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