"Una corona sporca di sangue", tratto dal Macbeth di Shakespeare, per l'ideazione scenica, cunto e regia di Mimmo Cuticchio, debutterà a Palermo il 27 maggio alle 21 nella ex chiesa di San Mattia, in via Torremuzza.
Repliche fino al 31. E' un Macbeth con costumi e scene che pescano tra cortecce, semi, piante, foglie. Re Duncan richiama il cipresso; Lady Macbeth è accostata all'edera, che può stringere fino a soffocare; Banquo rimanda al melograno, simbolo di amicizia.
Il puparo e cuntista Cuticchio ha deciso di affrontare ancora una volta - è la terza - la tragedia shakespeariana. Cuticchio al dramma ha già dedicato "Macbeth per pupi e cunto" nel 2001 e "Quella storia scozzese", l'anno successivo. La parola di Shakespeare attiva l'immaginario creativo del puparo, intorno ad essa si costruiscono scene e azioni popolate da attori e dai pupi che essi manovrano, in un rapporto dialettico tra interpreti in carne ed ossa e marionette.
Lo spettacolo nasce da quattro laboratori su drammaturgia, manovra, recitazione nell'Opra, e il cunto che Mimmo Cuticchio ha tenuto in periodi successivi per 20 attori-narratori, a cui sono affiancati in scena l'attrice Paola Pace (lady Macbeth), e il musicista Lelio Giannetto, un "contrabbasso parlante".
"Possente, misterioso, folle, il Macbeth di Shakespeare mette in scena la forza distruttrice di un'ambizione sfrenata. I due protagonisti usano la violenza per raggiungere i propri scopi in un crescendo che non riescono più a controllare e che determinerà il loro destino - spiega Cuticchio - Le tre streghe rappresentano le forze sovrannaturali, risvegliano l'ambizione nascosta del barone di Glamis avvelenando il suo animo. Sopraffatto dalla smania di potere, con la complicità della moglie, sua alleata e istigatrice nel piano che dovrebbe condurlo sul trono di Scozia, Macbeth agisce contro natura. Le forze diaboliche si impadroniscono di entrambi, allucinazioni e visioni contribuiscono a sovvertire l'ordine delle cose, mentre il loro amore si sfalda sotto il peso dei titoli e della corona conquistati attraverso il delitto".
La messinscena di "Una corona sporca di sangue" guarda ad Orson Welles, nel centenario della nascita (maggio 1915) e nel trentennale della sua scomparsa (ottobre 1985), che coincide, per un caso assolutamente fortuito, con quella del cavalier Giacomo Cuticchio, padre di Mimmo.
Lo spettacolo va in scena alle 21, tranne l'ultima replica che sarà alle 18. (ANSA)
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