/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Capaci: pm: nessun intervento estraneo

Capaci: pm: nessun intervento estraneo

Lo ha affermato il magistrato della Dda Onelio Dodero

CALTANISSETTA, 22 aprile 2016, 13:47

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

     "E' difficile sostenere l'ipotesi che nell'esecuzione della strage di Capaci ci siano stati interventi di soggetti estranei a Cosa Nostra". Lo ha affermato questa mattina dal pm della Dda nissena Onelio Dodero durante la terza udienza dedicata alla requisitoria nel nuovo processo per la strage di Capaci, in corso davanti alla Corte d'Assise di Caltanissetta. Per l'attentato dinamitardo del 23 maggio '92, costato la vita a Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, sono imputati Salvo Madonia, Vittorio Tutino, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello. "Questa ipotesi era stata avanzata dopo il ritrovamento di alcuni oggetti a 63 metri dal cratere provocato dall'esplosione della carica esplosiva, - ha aggiunto il pm - ma è stato poi dimostrato che a maneggiarli erano stati alcuni dei mafiosi condannati nei precedenti processi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza