"Ogni contestazione,
all'assunto dei pubblici ministeri causava in loro la reazione
dei cani di Pavlov perché tutto ciò che contrastava con il loro
dire era qualcosa di falso, di dolosamente falso". Questo il
durissimo inizio della controreplica dell'avvocato Fabio Repici,
legale di parte civile di Salvatore Borsellino, nel quarto
processo per la strage di via D'Amelio in corso davanti alla
Corte d'assise nissena. "Io sono convinto che le prove fornite
in questo dibattimento dimostrino che ci sia stato, nella strage
di via D'Amelio, un intervento esterno a Cosa nostra e agli
odierni imputati", ha aggiunto Repici. "Sono persone che devono
essere individuate dalla Procura e portate a processo - ha detto
- Ancora però non è arrivato a dircelo un collaboratore di
giustizia dagli apparati deviati dello Stato, che sono più
pericolosi delle organizzazioni criminali. Semmai è poco
ortodosso ipotizzare interventi di tipo fumettistico, di
Paperinik, come si è fatto in un altro dibattimento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA