Il boss latitante Matteo Messina
Denaro potrebbe essersi fatto accompagnare nella stazione di
Trapani a bordo di una Mercedes da uno dei suoi favoreggiatori.
Il particolare emerge dall'inchiesta della Dda di Palermo che ha
portato all'arresto di tre presunti narcotrafficanti. Gli
investigatori hanno intercettato l'avvocato Antonio Messina,
anziano massone radiato dall'albo per i suoi precedenti, mentre
parlava con Giuseppe Fidanzati. Si tratta di uno dei figli del
boss dell'Acquasanta, Gaetano Fidanzati, oggi deceduto. I due
facevano riferimento ad un "ragazzo" di Castelvetrano,
identificato in Francesco Guttadauro, nipote del cuore di Matteo
Messina Denaro, che era stato arrestato. In particolare
Fidanzati ricordava di un incontro avvenuto alla stazione di
Trapani con "Iddu" (lui ndr) che si era fatto accompagnare a
bordo di una Mercedes da un certo "Mimmu". Non è chiaro se
"Iddu" sia riferito a Guttadauro o, come invece sospettano gli
investigatori, al superlatitante Messina Denaro.
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