Una serata evento per ricordare
Andrea Camilleri. Nel Giardino della Kolimbethra si è svolto
l'incontro con la scrittrice Simonetta Agnello Hornby che ha
conversato con Felice Cavallaro, direttore della Strada degli
scrittori che ha organizzato l'iniziativa assieme al Fai. Un
incontro dedicato al grande autore siciliano scomparso tre anni
fa. "Andrea Camilleri è stato, anzi è, un grande scrittore
contemporaneo. E mi dispiace che l'Italia e la Sicilia se ne
siano accorte tardi. Mi duole il cuore che nessuno l'abbia
proposto al Nobel. Anzi, dovrebbero darglielo postumo".
L'autrice de La mennulara ha ripercorso i suoi rapporti con
Camilleri che ha conosciuto vent'anni fa. "Era molto generoso
con gli esordienti - ha ricordato la scrittrice - gli scrissi
una lettera e subito mi ha chiamata per dirmi che con piacere
avrebbe scritto su quel mio primo libro". Un viaggio nei libri
di Camilleri oltre il commissario Montalbano. Simonetta Agnello
Hornby ha parlato dei romanzi storici di Camilleri, dal "Re di
Girgenti" a "Le pecore e il pastore, dalla "Concessione del
telefono" alla "Scomparsa di Patò".
"Libri straordinari - ha detto - che ci consegnano il grande
scrittore, l'intellettuale curioso che davvero meritava il
Nobel, così come Leonardo Sciascia, un altro scrittore nato in
questa terra che ha dato tanto alla letteratura. Non per niente
siamo nel cuore della Strada degli scrittori".
Tra il pubblico ieri sera anche una delle figlie di
Camilleri, Mariolina, a cui è stata consegnata la Sicilia della
"Strada degli scrittori". Un omaggio alla famiglia Camilleri che
a Roma ha aperto il "Fondo" dedicato al grande siciliano che si
nutrì delle storie della sua Porto Empedocle diventata la Vigata
tanto amata dai lettori.
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