Un "hot case" edito da Europa
edizioni, in cui un fatto accaduto in un tempo molto lontano,
allunga le sue ombre nel presente affinché si "chiudano i conti
una volta per tutte". E' il tema centrale di "Un futuro da
ricordare", il primo romanzo-giallo di Santino Mirabella che
all'attività di magistrato nell'ufficio del Gip a Catania,
affianca da anni quella di scrittore spaziando nella poesia,
narrativa e saggistica. Il libro sarà presentato il 17 novembre,
alle 19.30 al teatro De Curtis di Catania, città natale
dell'autore che ne parlerà con il giornalista Guglielmo Troina
Lo scrittore Riccardo Landini nella prefazione del volume
sottolinea che "non è così scontato imbattersi in un romanzo in
cui la lingua italiana sia ampiamente variegata e venga
utilizzata con amorosa sollecitudine e profondità di
conoscenza".
Al centro del racconto la storia di un anziano trovato a terra
semincosciente da un metronotte, ex poliziotto, a cui rivolge
frasi senza senso, parlando di un delitto e di un colpevole
innocente. E' il punto di partenza delle indagini dell'ex agente
e di Olga, studentessa di medicina che assiste l'anziano come
volontaria. Le due indagini scorrono parallele svelando al
lettore un caso intricato e pieno di colpi di scena iniziato
molti decenni prima, ma che ancora deve essere risolto.
Questo libro è "il primo vero romanzo giallo della mia carriera
letteraria - afferma l'autore - un hot case ispirato dal titolo
e dalla volontà di scrivere una storia raccontata da due punti
di vista, una donna e un uomo. Dopo 50 pagine, io e la mia amica
con cui stavo scrivendo ci siamo divisi per incompatibilità
creativa: io proseguivo a braccio, lei voleva pianificare ogni
minimo particolare. E così la parte femminile la ho riscritta e
proseguita io. Credo che alla fine tutto combaci, ma occorre
anche il lettore, protagonista lui stesso della ricostruzione
della trama".
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