/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Una email non letta costa al Comune di Palermo 75mila euro

Una email non letta costa al Comune di Palermo 75mila euro

L'avvocatura non si oppone ad un decreto ingiuntivo

PALERMO, 12 aprile 2023, 19:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una email non letta costa al Comune di Palermo 75 mila euro. L'avvocatura dell'amministrazione, per le carenze di personale, non riesce a star dietro alle incombenze dell'ufficio e lascia scadere i termini per presentare opposizione ad un decreto ingiuntivo.
    Così il Consiglio comunale è stato chiamato oggi ad approvare l'ennesimo debito fuori bilancio.
    Tutto nasce dal Comune di Torino che aveva ottenuto un decreto ingiuntivo per le spese di ricovero, nel 2016, di una famiglia presso un centro di accoglienza. L'atto era stato notificato il 15 novembre scorso al Comune di Palermo. Il 30 novembre l'ufficio competente aveva fornito, per posta elettronica, le proprie deduzioni all'avvocatura che avrebbe dovuto trasferirle in un atto di opposizione entro il termine di 40 giorni.
    Ma l'email non è stata neppure aperta e il decreto ingiuntivo è divenuto esecutivo. Un debito fuori bilancio che, come tale, finisce sui banchi del Consiglio chiamato al voto. Ugo Forello, esponente di Oso e componente della commissione Bilancio, chiede che l'avvocatura spieghi che cosa è successo. "Evidenzio che né il ragioniere generale, né il collegio dei revisori, abituati a fare copia e incolla dei pareri a causa delle centinaia di debiti - aggiunge Forello - hanno rilevato una responsabilità patrimoniale dell'avvocatura comunale".
    "E' necessario che l'avvocatura spieghi in aula che cosa succede" dice Ottavio Zacco di Forza Italia. "Emergono elementi gravi sul malfunzionamento degli uffici" aggiunge Antonino Randazzo del M5s. Parla del rischio di danno erariale Antonio Rini, capogruppo di Fratelli d'Italia. Per Mariangela Di Ganci di Progetto Palermo si deve fare in fretta perché il tempo rende più onerosi gli interessi. Dallo stesso gruppo, Massimiliano Giaconia critica la maggioranza che "sottovaluta il peso dei debiti fuori bilancio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza