Si è avvalsa della facoltà di non
rispondere, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al
gip Alfredo Montalto, Laura Bonafede, la maestra figlia del boss
di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, in carcere da giovedì
per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena
aggravati dall'avere agevolato cosa nostra. La maestra, per anni
donna di Matteo Messina Denaro, avrebbe fatto parte della rete
dei fiancheggiatori che per ha coperto la latitanza del padrino
di Castelvetrano.
Dalle indagini sono emersi gli strettissimi rapporti tra la
donna, moglie del killer di mafia Salvatore Gentile, condannato
a due ergastoli, e Matteo Messina Denaro.
I due avrebbero coabitato per diverso tempo e comunque non
avrebbero mai interrotto le loro frequentazioni. Diverse le
lettere, anche d'amore, trovate dai carabinieri del Ros nel covo
del capomafia che testimoniano il forte legame tra il boss e la
maestra. L'inchiesta ha svelato anche il rapporto tra Messina
Denaro e la figlia della donna Martina Gentile che il padrino
riteneva una seconda figlia e che ha cresciuto insegnandole i
suoi "valori." Per la Gentile la Procura aveva chiesto
l'arresto, ma il gip ha respinto l'istanza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA