Un viaggio sul tema "La vita che
imita l'arte" , riflessioni, lectio e spettacoli in alcuni
luoghi simbolo della nostra cultura. Questo è il Festival della
Bellezza, giunto al suo decimo anno e diretto da Alcide
Marchioro, in spazi che sono patrimonio storico e artistico
della Sicilia, dove si svolgono sei incontri. C'è stato Vittorio
Sgarbi al Cretto di Burri a Gibellina vecchia, per una
carrellata che metteva insieme Burri, Caravaggio e anche la
nascita del Cretto e l'incontro con il senatore Ludovico Corrao.
Ieri sera al Tempio di Hera a Selinunte, Massimo Cacciari ha
svolto una riflessione su "I Greci: filosofia o tragedia?" quel
sapere salvifico che si snoda tra il concetto di saggezza e la
ricerca della misura, di quell'equilibrio e "Giusto mezzo" che i
Greci usavano per l'esistenza, per l'arte o per la architettura.
Stasera, sempre a Selinunte, Umberto Galimberti parlerà de "La
dimensione tragica dei greci". Galimberti, filosofo e
psichiatra, ama definirsi "Greco". E, secondo lui, chi si
sottrae alle consolazione del Cristianesimo, coltiva il senso
del tragico, ma senza la fiducia in un aldilà che giudica,
premia o condanna. E, allora, per i greci, il senso del limite,
della propria finitezza diventa fondamentale. Il 25 agosto va in
scena l'ironia colta e irriverente di Arianna Porcelli Safonov
con un inedito monologo teatrale, "Gran tour 2.0". Sabato 26,
alle 21,00, al tempio di Selinunte si chiude con Morgan che
dedica il suo intervento a Franco Battiato, tra poesia, musica e
filosofia.
"La bellezza che il nostro Festival propone - ha detto il
direttore artistico, Alcide Marchioro - è soprattutto
espressione artistica. Per il decennale abbiamo voluto proporre
eventi sull'influenza dell'arte nel creare nuove visioni del
mondo e della nostra interiorità".
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