Il centro internazionale di
documentazione sulla mafia e del movimento antimafia di Corleone
si apre alla tecnologia e contemporaneamente promuove due nuovi
percorsi all'interno della città. Grazie alle risorse
finanziarie messe a disposizione dal Gal Terre Normanne, al
piano terra sono state allestite tre stanze che migliorano
l'esperienza all'interno del museo, che non cambia volto, ma
anzi diventa più moderno e accattivante. Il Centro ha puntato
sull'innovazione tecnologica e si è anche dotato di una sala
convegni attrezzata con tecnologie di supporto. Il nuovo
percorso museale parte dalla nascita di Corleone, con foto della
città, i luoghi più caratteristici, personaggi illustri ed
eccellenze artistiche, ambientali e monumentali sia della città
che della borgata di Ficuzza.
Nella seconda stanza, sempre attraverso immagini, si
ripercorrono le origini della mafia a Corleone, con i
protagonisti dell'antimafia, a partire dai pentiti che hanno
accusato Luciano Liggio e i suoi sodali generando il "processo
di Bari", nonché il cinema e la letteratura che hanno
rappresentato la mafia negli ultimi sessant'anni. Uno spazio è
stato riservato anche alle donne (madri, sorelle e mogli) dei
sindacalisti caduti per mano mafiosa.
Nella terza stanza, con l'installazione di proiettori che
orientano le immagini sulle pareti, viene presentato un video
coinvolgente ed immersivo che racconta al visitatore alcuni
episodi significativi della lotta alla mafia.
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