"Al di là della questione
dell'appartenenza o meno alla nostra diocesi, vogliamo
innanzitutto rassicurare la famiglia che la piccola sarà sempre
bene accetta e, con l'eventuale nulla osta del parroco proprio,
potrà frequentare il percorso di catechesi come tutti gli altri
bambini, ivi compresi i tanti piccoli con bisogni educativi
speciali che sono parte integrante di molte comunità
parrocchiali". Lo dice in una nota l'arcidiocesi di Palermo in
merito alla vicenda della bimba autistica che non è stata
iscritta al catechismo nella chiesa di Sant'Oliva a Palermo.
"La Chiesa di Palermo ha da molto tempo un'attenzione
particolare per i più fragili sia con il servizio pastorale per
le persone con disabilità, sia con il settore per la catechesi
inclusiva dell'ufficio catechistico - aggiungono
dall'arcidiocesi - Già dal 2017, poi nel 2019 e, ultimamente,
nello scorso aprile, si sono svolti seminari di formazione,
guidati da docenti universitari e vari professionisti, per
catechisti inclusivi, al fine di imparare metodi e linguaggi
adatti nell'ottica della predisposizione di quello che abbiamo
chiamato progetto educativo per la catechesi inclusiva. E' molto
importante, infatti, che questi bambini siano accolti da persone
ben preparate, capaci di aiutare loro e le comunità stesse a
vivere percorsi realmente inclusivi. Si tratta di uomini e donne
che offrono il loro tempo gratuitamente, attualmente sono circa
120 per tutta la diocesi".
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