Presentata l'8 maggio la prima
stagione del Teatro Biondo di Palermo firmata dal neo direttore
artistico, Valerio Santoro, attore e regista campano che in soli
tre mesi ha organizzato una stagione piena di nomi prestigiosi e
intramontabili classici: Sonia Bergamasco, Toni Servillo,
Gabriele Lavia, Silvio Orlando e ancora Maria Pajata che
interpreta "Riccardo III", o Elisabetta Pozzi, diretta da Davide
Livermore per "Il lutto di addice ad Elettra" di Eugene O'Neill,
Cechov con "Il Gabbiano" con Giuliana De Sio e Filippo Dini.
Ancora Shakespeare con "La tempesta" regia di Alfredo Arias.
Il presidente dello Stabile, Gianni Puglisi, si è detto
fiducioso che tutto "sia in mano di un vero uomo di teatro e che
l'obiettivo ultimo è quello di fare del Biondo un teatro europeo
e prima ancora un Teatro Nazionale". La Stagione si inaugura
l'11 ottobre con "La principessa di Lampedusa" di Ruggero
Cappuccio, ma resta in attesa di mettere in scena nel 2027 "Il
Gattopardo", quando saranno scaduti i diritti d'autore, con la
regia di Leo Muscato.
Santoro ha dichiarato di voler usare spazi diversi, per un
Teatro diffuso, dal Garibaldi al Montevergini. "L'importante -
ha spiegato - che il teatro sia proiettato fuori, nei luoghi più
impensati, nei quartieri a rischio, affinché abbia il più alto
valore sociale". In questo si trova in perfetta sintonia con il
soprintendente del Teatro Massimo, Marco Betta, presente alla
conferenza stampa per presentare il nuovo protocollo d'intesa
con il teatro lirico. Sarà possibile abbonarsi al "Duetto",
cinque spettacoli tra prosa e lirica a un prezzo molto
conveniente e poi i due teatri daranno vita a spettacoli di
prosa e lirica nelle scuole e nei quartieri.
Grande spazio sarà riservato anche agli attori palermitani
come Filippo Luna, Salvo Piparo o Emma Dante che torna in scena
con "Re Chicchinella". Ancora qualche prima nazionale come "La
Rigenerazione" di Italo Svevo con Nello Mascia e Roberta Caronia
o "Enigma" di Hugh Whitemore con Peppino Mazzotta.
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