Monitorare in tempo reale
l'attività dei muscoli masticatori durante le gare
automobilistiche per sviluppare dispositivi capaci di gestire
meglio lo stress e ottimizzare la performance dei piloti
professionisti: è questo l'obiettivo del progetto di ricerca
dell'Università di Palermo che, nell'ultima giornata della 109ª
edizione della Targa Florio, ha coinvolto alcuni dei
protagonisti in gara.
"Questo progetto - ha spiegato il rettore Massimo Midiri -
incarna perfettamente la missione del nostro ateneo: unire la
ricerca scientifica a un impatto reale sulla società. Monitorare
la risposta fisiologica allo stress dei piloti durante una gara
iconica come la Targa Florio significa mettere la scienza al
servizio dello sport e della sicurezza".
Tre piloti hanno deciso di partecipare al monitoraggio
indossando un dispositivo di appena 15 grammi di peso e 1
centimetro di spessore che, grazie a un'innovativa tecnologia
wireless, ha permesso di monitorare, durante tutto il percorso
di gara, lo sforzo muscolare della zona mandibolare di chi lo
indossava. "Corro, ormai, da molti anni - ha sottolineato
Giandomenico Basso, pilota italiano di rally vincitore di un
campionato intercontinentale, due europei e quattro italiani -
ottenendo anche buoni risultati. Tuttavia, il livello è molto
alto e l'impegno a migliorare è costante. Per questo credo che
queste tecnologie siano molto utili per il futuro. Sono molto
curioso di sapere cosa faranno emergere questi dati".
L'obiettivo dello studio è di trasformare i dati raccolti in
dispositivi intraorali in grado di migliorare l'equilibrio
muscolare, la concentrazione e la sicurezza degli sportivi. "Si
tratta - ha detto Alessandro Scardina, professore
dell'Università di Palermo e responsabile del team di ricerca -
di un progetto pioneristico al livello nazionale
sull'odontoiatria sportiva applicata ai piloti professionisti,
condotto dall'Unità operativa di odontostomatologia dell'ateneo
con il supporto dell'azienda Dia-Bruxo e Biotech Novation. Fanno
parte del team anche il dottor Salvatore Nigliaccio e gli
studenti Davide Fontana e Antonio Scardina. I risultati
offriranno importanti risvolti clinici e prestazionali".
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