In una superficie di 650 metri
quadrati rinnovata sono state realizzate le nuove cucine e la
sala mensa della Fondazione Giglio di Cefalù, grazie ad un
contratto di servizio quinquennale, aggiudicato alla società
cooperativa Consorzio Nazionale Servizi.
Oggi il taglio del nastro, dopo 5 mesi di lavori, alla presenza
del presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, del
direttore amministrativo Gianluca Galati, del vescovo di Cefalù
Giuseppe Marciante, del rappresentante del Consorzio Nazionale
dei Servizi, Renato Impastato, del presidente della Cot
ristorazione, che gestirà il servizio Emanuele Ribaudo e al
direttore di produzione Andrea Samperi. "Vivo con entusiasmo
questo momento - ha detto il presidente Albano - perché segna
l'inizio della riqualificazione del nostro ospedale che
proseguiremo grazie ai fondi del Pnrr che ci candidiamo ad
ottenere con i nostri progetti per il rinnovamento dei reparti".
L'intera procedura e i lavori sono stati seguiti dall'architetto
Antonella Faraone in qualità di direttore d'esecuzione del
contratto e dal responsabile del procedimento Luca Salemi. "E'
stato strutturato un capitolato - ha spiegato Faraone - non
solo legato alla fornitura del servizio pasti ma anche al
coinvolgimento delle ditte per la ristrutturazione e il rinnovo
tecnologico dei locali".
Il vescovo Marciante, che ha donato per la sala mensa un quadro
raffigurante il Cristo Pantocratore della Cattedrale e un
crocifisso, ha sottolineato come "la mensa rappresenti un luogo
di relazione tra gli uomini e di fraternità autentica per chi la
frequenta. La cucina fa parte della cura perché generalmente
insieme con la cura dei medici, degli infermieri c'è anche la
cura dell'alimentazione". Il personale impiegato per la gestione
del servizio è di 24 unità di cui 2 dietiste e un direttore che
per Cefalù è Sebastiano Vintigni.
La nuova sala mensa è stata ampliata e può accogliere 80 posti a
sedere. E' stata dotata di monitor, colonnina di ricarica per
dispositivi elettronici e postazioni per diversamente abili.
Nella preparazione dei pasti verranno utilizzati prodotti
biologici, Dop Igp, e tradizionali provenienti da filiera corta.
Stop anche alla plastica con stoviglie e tovagliato tutto in
materiale biodegradabile.
I dipendenti avranno un'applicazione per scegliere il pranzo e
prenotare il posto in sala.
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