E' stata depositata venerdì in
Corte d'Appello di Brescia l'istanza di revisione del processo
nei confronti di Simone Rossi, condannato a trent'anni di
carcere per l'omicidio di Donald Sacchetto, avvenuto la notte
tra il 16 e il 17 maggio del 2009 ad Ardenno, in provincia di
Sondrio, con il corpo che venne ritrovato nella cava di Rossi.
"Allegate alla nostra istanza di revisione ci sono tre nuove
perizie che dimostrano l'innocenza del mio assistito", ha
spiegato l'avvocato bresciano Marino Colosio, legale di Simone
Rossi, attualmente detenuto nel carcere di Porto Azzurro.
Allegate all'istanza ci sono una consulenza balistica a cura
di Pietro Benedetti, le osservazioni di natura medico legale del
prof. Gentilomo e una consulenza fonica a cura di Andrea Valeri.
"Dimostriamo che Donald Sacchetto si è tolto la vita e non è
stato ucciso da Rossi" ha commentato sicuro l'avvocato Colosio.
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