Rischia di finire sotto processo Ernesto
Diotallevi, ritenuto dagli inquirenti figura vicina alla "banda
della Magliana". La Procura di Roma ha chiuso le indagini (atto
che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio) che lo
vedono accusato di concorso trasferimento fraudolento di beni
finalizzato al riciclaggio. Nel procedimento risulta coinvolta
anche la moglie Carolina Lucarini e il figlio Mario Diotallevi.
La vicenda risale al 2013 quando il Ros e la Guardia di Finanza
hanno proceduto ad un maxisequestro pari a 25 milioni di euro,
tra beni immobili, auto, moto, quote societarie e conti bancari,
compreso un appartamento di 14 vani in piazza Fontana di Trevi e
un complesso turistico sul mare a Olbia. I beni furono
confiscasti nell'aprile del 2015: il provvedimento nel 2017
venne prima annullato dalla Corte d'Appello poi, nel febbraio
scorso, riconfermato dalla corte di Cassazione. Per il pm
Diotallevi avrebbe attribuito "fittiziamente" ad un prestanome
la titolarita' delle quote di due società.
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