Forse "andrà tutto bene" non è solo
un hastag. Forse c'è un virus più forte e resistente del
Covid-19. È il virus della cultura, dell'integrazione e della
speranza. Soumya Najoui, di sicuro, è positiva. Marocchina, 27
anni, laurea triennale a Rabat, Università "Mohammed V", da
stasera è dottoressa magistrale in Gestione dell'ambiente e del
territorio. Il desiderio di tagliare il traguardo è stato più
forte degli ostacoli da Coronavirus. Soumya si è vestita
elegante, ha messo il 'tocco' a portata di mano e si è seduta
davanti al computer, nella sua stanza da studentessa fuori sede.
Si è collegata a Skype e ha discusso a distanza la sua tesi
su "Risposte di tre cultivar di vite a diverse condizioni di
radiazione Uv e temperature". Soumya è uno dei dieci dottori
proclamati oggi dal rettore Massimo Carpinelli in una Aula Magna
deserta. È stata la prima sessione di laurea a distanza
dell'Università di Sassari. Protagonista il Dipartimento di
Chimica e Farmacia.
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