Le carcasse dei mezzi dati alle
fiamme dai malviventi nel corso della rapina al furgone
portavalori della Mondialpol sulla statale 125 all'altezza di
Tertenia, e messi sotto sequestro, vengono passati al setaccio
dai carabinieri del Ris di Cagliari in cerca di qualche traccia
che possa far risalire al commando che ieri mattina ha assaltato
un furgone portavaolori.
I carabinieri della Compagnia di Jerzu e del Nucleo
investigativo di Nuoro, coordinati dalla pm di Lanusei Giovanna
Morra, battono a tappeto tutta la zona con posti di blocco e
perquisizioni. Proseguono gli interrogatori di persone coinvolte
e di testimoni.
Gli investigatori danno la caccia a una decina di uomini,
armati di fucili semiatomatici e kalashnikov, che ieri alle 8.15
hanno bloccato il furgone della Mondialpol con le riserve in
danaro per gli uffici postali dei paesi ogliastrini. Non è
chiaro se abbiano sottratto il denaro dalla cassaforte contenuta
all'interno del blindato. Nell'azione i malviventi hanno
schierato due furgoni rubati precedentemente e un camion per
evitare i soccorsi provenienti dalla zona di San Vito. L'autista
intervistato dal quotidiano La Nuova Sardegna ha raccontato
quegli attimi di terrore: "All'uscita da una curva ho trovato la
strada sbarrata da una Giulietta. Mi sono dovuto fermare, ho
capito subito che stava succedendo qualcosa di grave. Un istante
dopo un uomo armato di pistola mi ha intimato di mettere il
camion di traverso e di scendere dal mezzo. Hanno poi sparato
contro le ruote anteriori e gettato le chiavi tra la fitta
vegetazione. Infine hanno steso un cavo d'acciaio tra i due
guardrail e collocato sulla carreggiata tre pneumatici ai quali
hanno dato fuoco".
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