Non solo cocaina e hashish, c'era
anche ossicodone nel mercato dello spaccio del quartiere San
Siro di Milano. E' quanto emerge da un'indagine coordinata dalla
procura milanese che ieri ha portato all'esecuzione di
un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 21 persone
indagate con l'accusa di appartenere a due associazioni che
gestivano lo spaccio nella zona ovest della città. Gli arrestati
hanno dai 19 ai 63 anni, sono tutti egiziani a esclusione di 3
italiani. Le indagini sono durate un mese e mezzo. I pusher
avevano ruoli e tariffe ben precise, un "cavallino" guadagnava
dai 60 ai 100 euro al giorno, dipendeva dal turno diurno o
serale. Durante l'esecuzione degli arresti, in piazza Selinunte
è stato un susseguirsi di fischi e urla e canzoni usati dalle
'vedette' per avvertire i complici. A capo di una delle due
bande c'erano un egiziano e la compagna italiana, l'altro era
invece gestito da un 42enne egiziano. In totale sono 91 i capi
d'imputazione contestati.
I due gruppi dediti allo spaccio di droga nel quartiere San
Siro di Milano "agivano entrambi nell'arco dell'intera giornata"
e, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pm
milanese Rosario Ferracane e condotte dal commissariato Bonola,
soddisfacevano la richiesta "di un numero non inferiore a 50
clienti al giorno". A delineare un quadro della situazione è il
gip Tommaso Perna nell'ordinanza di custodia cautelare emessa
nei confronti di 21 persone, sottolineando che "i due gruppi
criminali, pur non essendo legati in alcun modo tra loro",
avevano "un identico modus operandi", delegando le consegne
delle sostanze a "galoppini" che venivano "retribuiti
giornalmente con somme oscillanti tra i 60 ed i 100 euro" in
base "all'incarico svolto e alla fascia oraria di lavoro".
L'obiettivo era quello di "non esporsi mai ed evitare per quanto
possibile di maneggiare lo stupefacente". Il sodalizio
capeggiato dal 28enne egiziano Said Shaad, aveva come base
logistica un appartamento in via Tracia, mentre l'altro di cui
erano a capo i fratelli Bakhit, egiziani di 37 e 43 anni, si
appoggiava a un bar di piazza Monte Falterona
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