(di Roberta Celot e Antonella Brianda)
Potrebbero presentarsi in
aula per rilasciare dichiarazioni spontanee i quattro imputati
di violenza sessuale di gruppo sotto processo a Tempio Pausania:
Ciro Grillo, figlio di Beppe, e i suoi tre amici genovesi,
Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, saranno
di sicuro in Sardegna per la ripresa del dibattimento a porte
chiuse, giovedì 13, e venerdì 14 giugno, ma solo al termine
dell'udienza di giovedì decideranno insieme ai loro avvocati se
parlare volontariamente davanti ai giudici o rinunciare.
Quella di giovedì - inizio alle 11.30 - si annuncia come
un'udienza tecnica, ma non priva di spunti per accusa e difesa.
La prima incombenza consiste nell'incarico ad un esperto per la
traduzione di una chat della presunta vittima dello stupro, la
studentessa italo norvegese all'epoca 19enne, risalente al 2018,
ossia un anno prima dei fatti contestati agli imputati, la notte
tra il 16 e il 17 luglio del 2019 a Porto Cervo nella villetta
della famiglia Grillo. Una chat molto lunga e tutta in inglese
tra lei e una sua amica norvegese, nella quale la giovane si
sarebbe confidata e avrebbe ammesso di avere un "problema":
"mi piace conoscere i ragazzi in discoteca" senza però poi
essere interessata ad avere con loro dei rapporti.
In aula verranno quindi sentiti due consulenti della parte
civile: una consulente psichiatra e un medico legale.
Quest'ultimo sarà chiamato ad indicare in quali condizioni
fisiche avrebbe dovuto trovarsi la studentessa quella notte di
luglio di cinque anni fa. La ragazza ha dichiarato più volte di
aver consumato un ingente quantitativo di alcol nel corso della
serata trascorsa in Costa Smeralda, prima con amici nel lounge
bar Zamira della Promenade du Port di Porto Cervo, poi nella
discoteca Billionaire.
La studentessa ha anche detto di essere partita nel tardo
pomeriggio del 16 luglio alla volta di Porto Cervo da Porto
Pollo, località di Palau dove era in vacanza, e di aver bevuto
anche lì due cocktail alcolici. Un altro bicchiere di vino
prosecco lo aveva poi bevuto appena arrivata a casa del suo
amico Alex Cerato, con cui aveva un appuntamento per uscire e
trascorrere la serata nei vari locali di Porto Cervo. Proprio
con Cerato era andata al Billionaire dove aveva incontrato il
gruppo di genovesi. I ragazzi, avendo riservato un tavolino,
avevano a disposizione due bottiglie di alcolici che hanno
consumato in undici persone.
Spetterà giovedì al medico legale stabilire se la studentessa
fosse in forte stato di ebrezza quando nella tarda nottata del
16 luglio è andata nella villetta dei Grillo, dove afferma di
essere stata stuprata dai tutti e quattro gli imputati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA