Ha chiesto la messa alla prova
perché è stato sorpreso con circa 6 grammi di hashish Fares
Bouzidi, il 22enne rimasto ferito nell'inseguimento tra scooter
e carabinieri del 27 novembre scorso a Milano, che ha portato
all'incidente in cui è morto il suo amico 19enne Ramy Elgaml.
Con stampelle e un giaccone pesante, accompagnato dal suo
difensore, Debora Piazza, il giovane in tarda mattinata si è
presentato, quasi a sorpresa, davanti al gup Lorenza
Pasquinelli. Per lui l'accusa è detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti di lieve entità, fatto commesso nel
settembre 2022.
Il pm Giancarla Serafini, oggi di turno per le udienze
all'ufficio gip/gup, e anche tra i titolari del fascicolo
sull'inseguimento in cui lo stesso Fares è indagato per
resistenza e omicidio stradale, reato quest'ultimo contestato a
un carabiniere, mentre altri due militari rispondono di
favoreggiamento e depistaggio, ha dato parere negativo
all'istanza della messa alla prova.
Il giudice si è riservato di decidere e ha rinviato al
prossimo 11 febbraio.
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