Uomini 'agenti di cambiamento', per
combattere la violenza di genere e promuovere la parità.
Sostegno concreto alle vittime di violenza, in particolare
domestica. Formazione alle ragazze per accrescere i loro saperi
per consentire di acquisire una indipendenza economica ma anche
un bagaglio di consapevolezza a partire dal proprio corpo. Non è
un libro dei sogni ma una realtà che si sta realizzando in
Uganda Orientale, grazie al progetto Action to Scale Up
Reduction of Teenage Pregnancies Among Vulnerable Girls
finanziato dall'Unione Europea e gestito da Amref Uganda e
Uwonet, un network di donne ugandesi.
Il tutto documentato con foto e video dal fotografo e
videomaker Michele Spatari.
E i numeri dimostrano la concretezza del progetto in
attuazione nelle comunità di Namutumba e Bugiri: oltre 500
ragazze adolescenti hanno ricevuto una formazione professionale
e 3.000 giovani hanno avuto accesso ai servizi sanitari e di
pianificazione familiare. Strategico è risultato aver coinvolto
e formato 200 uomini che avranno il compito di essere dei
modelli di riferimento (Model man) per contrastare la violenza
contro le donne. Sono stati formati per condurre una vita
rispettosa nei confronti delle donne e delle ragazze, per fare
da mentori ai ragazzi su relazioni responsabili, mettere in
contatto le donne vittime di violenze con i servizi di
assistenza e sanitari.
Ma non sono gli unici risultati. Gli effetti del progetto
hanno consentito una riduzione del 30% del tasso di gravidanze
adolescenziali, in una regione dove il 25% delle ragazze diventa
madre prima dei 18 anni e questo grazie alla formazione degli
operatori sanitari, il sostegno alle associazioni di genitori e
insegnanti e la creazione di spazi sicuri per le sopravvissute
alla violenza.
Esther, 18 anni, dopo aver dovuto abbandonare la scuola a
causa di una gravidanza precoce, ha trovato nel progetto
l'opportunità per rifarsi una vita. Oggi, è diventata una
piccola imprenditrice, avviando una sartoria che le permette di
mantenere se stessa e suo figlio, ma anche di formare altre
ragazze della sua comunità. "Quando ho iniziato questo percorso
- spiega - non avrei mai immaginato di poter cambiare la vita di
mio figlio. Ora, sono un esempio per altre ragazze. Voglio che
sappiano che ce la possono fare anche loro".
Un altro esempio di cambiamento arriva da Suleiman Tenywa,
un giovane di Namutumba, che racconta la sua esperienza: "Ho
perso i miei genitori e questo mi ha fatto abbandonare la
scuola. Prima di questo progetto, ero un cattivo esempio per la
nostra comunità. Sono determinato a non lasciare che la mia
sofferenza e la mia fuga dalla scuola determinino il mio futuro.
Oggi mi impegno a essere un uomo responsabile, a diventare un
modello positivo per gli altri".
Michael Bageya sottolinea l'importanza di questo approccio:
"Lavoro con Amref nel progetto Scale Up. Sono il presidente dei
Model Men di questa sub-contea e abbiamo insegnato alla comunità
l'importanza di prevenire i matrimoni precoci e le gravidanze
adolescenti, problemi molto diffusi nel nostro territorio.
Abbiamo organizzato incontri nelle chiese, nelle moschee, nelle
scuole per sensibilizzare i genitori e la comunità sui benefici
di mantenere le ragazze a scuola".
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