A poco più di un mese di distanza
dall'ultimo episodio, oggi, nel Giorno della Memoria, Cisl
Verona registra nuove scritte e vetrine imbrattate nelle sue
sedi. Dopo quella di Borgo Roma, stamattina è accaduto a quella
di via Galvani, nel quartiere di Borgo Milano.
Sulle vetrine del Caf era scritto "Cisl covo di nazi" e
"Servi dell'Nwo", acronimo legato alla teoria del complotto del
presunto "Nuovo ordine mondiale". Le scritte portano la solita
firma con il simbolo no vax.
In quattro anni è il settimo episodio contro le sedi Cisl
veronesi. Il segretario generale del sindacato territoriale,
Giampaolo Veghini, qualifica il gesto come un "atto vile" che
non impedirà alla Cisl di continuare a svolgere la sua azione
sul territorio e nei luoghi di lavoro a tutela delle lavoratrici
dei lavoratori, pensionate e pensionati, delle fasce deboli
della popolazione. "È un momento difficile dal punto di vista
economico e sociale e c'è ancora più bisogno di sindacato, come
dimostra la fiducia che ci accordano gli oltre 79.100 iscritti
alla Cisl Veronese" conclude Veghini.
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