Sono stati contati nelle analisi
della Gdf oltre 1000 messaggi, nell'arco di 6 anni, tra Pier
Paolo Tamburelli, il progettista che avrebbe svolto, secondo i
pm di Milano, un ruolo "occulto" per "influenzare"
l'assegnazione del bando sulla progettazione della Biblioteca
Europea di Informazione e Cultura, alla cordata vincitrice, e
gli architetti Cino Zucchi e Stefano Boeri, il primo componente
e il secondo presidente della commissione giudicatrice.
Il dato viene riportato nella richiesta di arresti
domiciliari per le due archistar e per lo stesso Tamburelli
firmata dai pm Filippini, Clerici e Serafini, già respinta dal
gip Luigi Iannelli sul profilo dell'inquinamento probatorio
contestato e che dovrà valutare, dopo gli interrogatori del 4
febbraio, l'esigenza cautelare del pericolo di reiterazione.
Tamburelli, socio dello Studio Baukhu, uno dei tre della cordata
vincitrice, "è risultato intrattenere stretti rapporti sia con
Zucchi che con Boeri": tra agosto 2019 e giugno 2023 "378
messaggi" con il primo e tra ottobre 2017 e agosto 2023 "677
messaggi" col secondo.
Il centro dell'indagine, che portò a perquisizioni
nell'ottobre 2023, è l'accusa di aver pilotato quella gara nel
2022 senza segnalare i conflitti di interesse delle relazioni
accademiche o professionali tra i due architetti-commissari e i
progettisti.
Negli atti della richiesta di arresto i pm danno conto di un documento sequestrato in Comune a Milano, datato 8 agosto 2022, sulle "connessioni/rapporti tra partecipanti al concorso e commissari".
In relazione ai "44 partecipanti,
era "riportata la dizione 'nulla da segnalare'", ma i "rapporti
dei commissari con i professionisti del team aggiudicatario sono
indicati in misura di gran lunga maggiori rispetto a quelli con
gli altri partecipanti: il documento è composto da 5 facciate,
la prima delle quali -scrive la Procura - quasi interamente
dedicata ai rapporti con il team vincitore". Per i pm, dunque,
era emerso "quantomeno il sospetto presso i funzionari del
Comune della rilevanza dei rapporti".
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