Travestiti da carabinieri, oggi
all'alba, volevano sequestrare un uomo facoltoso di Cagliari e
rapinarlo, ma i carabinieri del nucleo investigativo di
Cagliari, con il supporto dei colleghi delle compagnie di
Cagliari, Dolianova, Iglesias e Carbonia, hanno mandato in fumo
i loro piani. In manette, con l'accusa di tentata rapina
aggravata, ricettazione, riciclaggio e detenzione illegale di
arma da fuoco, sono finiti un 28enne e un 36enne. Ricercati
almeno altri due complici.
Le indagini sono partite alcune settimane fa e hanno avuto
un'improvvisa accelerazione nelle ultime 72 ore, quando i
carabinieri del nucleo investigativo hanno capito che la banda
era pronta a mettere a segno il colpo. I due arrestati e i
complici avevano predisposto ogni cosa e fatto le prove
generali: nel loro piano avrebbero presentato falsi documenti di
identità e simulato conversazioni con la centrale per entrare in
casa della vittima e poi immobilizzarla con fascette e manette.
I carabinieri hanno fatto scattare il blitz intorno alle 4 e
hanno sorpreso i due in località Fraighedda, nel comune di
Decimoputzu. Nel casolare è stato rinvenuto il materiale, idoneo
alla realizzazione del colpo: una pistola semiautomatica Luger
con sei colpi calibro 9x19 mm, due radio portatili, manette,
rotoli di nastro adesivo, fascette di plastica, una mazzetta da
muratore e due veicoli rubati con targhe riciclate.
"L'elemento più inquietante riguarda il ritrovamento di
uniformi, giacche a vento, cinturoni e maglioni invernali in
dotazione esclusiva ai carabinieri - spiegano dall'Arma - chiaro
segnale dell'intenzione dei soggetti di fingersi appartenenti
alle forze dell'ordine per portare a termine il colpo con un
inganno studiato nei minimi dettagli".
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