"Per Santanchè uguale, so che ha
fatto. . . però le ha fatte fare a Calamucci però queste (...)
c'erano le indagini in corso sul Gruppo Visibilia, mi ha fatto
fare tutte le indagini su Visibilia, però le ha fatte
Calamucci". E' un passaggio di un lungo verbale dell'11 dicembre
scorso dell'ex superpoliziotto Carmine Gallo, morto una
settimana fa, depositato nell'inchiesta milanese su Equalize e
in cui l'ex ispettore parla di ricerche che Enrico Pazzali
avrebbe richiesto all'hacker del gruppo sulle ex società della
ministra.
Nell'interrogatorio, il primo dei tre di Gallo, trascritto in
oltre 330 pagine, l'ex poliziotto ammette gli accessi abusivi
alla banche dati e collabora: "Ho commesso degli errori, ho
commesso degli illeciti e ovviamente sono qua per questa
ragione, ma ciò non toglie che io resterò istituzionale, al
servizio della Magistratura a fianco dell'Autorità Giudiziaria,
come è stato mio costume per oltre quarant'anni".
In sostanza, si legge in più passaggi che Gallo spesso
cercava di stoppare le richieste di Pazzali, come sugli accessi
abusivi allo Sdi su Ignazio La Russa e figli. "È ovvio che mi
sono anch'io preoccupato - ha spiegato - e gli ho detto pure
quando ... anche quando lui ha fatto ... in Beyond ha fatto
Renzi, lì mi sono incazzato ... "Ma che fa questo? Ma perché?".
La piattaforma Beyond è l'aggregatore di dati illeciti e leciti
che era stato creato dal gruppo di Equalize per i dossier. E il
nome di Matteo Renzi era già comparso negli atti come presunto
obiettivo, così come quelli delle società di Santanchè.
Gallo, davanti ai pm Francesce De Tommasi e Antonello
Ardituro, ha descritto anche la rete di relazioni importanti che
aveva Pazzali. "Lui era il consigliori di Fontana, quindi tutti
i giorni si sentiva con Fontana", ha messo a verbale. E i pm:
"Solo Fontana?". Gallo: "Fontana e Santanchè e La Russa".
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