"Abbiamo
provato questa sera a far diventare la nostra speranza più vera,
più autentica. Abbiamo provato a stare accanto alle persone che
soffrono, la via della croce è sempre impegnativa. Il cuore è
squarciato da una sofferenza che tocca tutti". Così
l'arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, mons.
Francesco Alfano, nella veglia pasquale celebrata ieri sera
nella città stabiese. Tanti i fedeli presenti, tra cui numerosi
familiari e amici di Carmine Parlato, l'operatore di cabina
morto nella sciagura della funivia del Faito. Carmine,
originario di Vico Equense, viveva a Castellammare con la moglie
e il figlio.
"Siamo qui a nome di tutta la città. Quando il dolore si fa
tragedia e ci tocca da vicino, frantumando ogni sogno di
ripresa, ci mancano le parole. Sembra che un sogno sia svanito
nel nulla. Non possiamo nascondere che ci sentiamo sconfitti, ma
abbiamo elevato un grido di dolore che si fa speranza", ha
concluso Alfano rinnovando il messaggio già espresso nella Via
Crucis di venerdì sera, durante la quale aveva deposto con il
sindaco Luigi Vicinanza una corona di fiori all'esterno della
stazione di partenza della funivia.
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