/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

I Graffiti della Liberazione, il 25 Aprile sui muri di Venezia

I Graffiti della Liberazione, il 25 Aprile sui muri di Venezia

Il Garibaldi e WL'Italia Libera scritti a lapis da antifascisti

VENEZIA, 22 aprile 2025, 16:29

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Riemergono come cicatrici nei muri di Venezia, vecchi di ottant'anni, i graffiti della Liberazione, incisioni di quel 25 aprile 1945 che, con l'insurrezione popolare, vide il Paese affrancarsi dal nazifascismo.
    Un ricordo che è andato affievolendosi nella tradizione orale: sono pochi gli ultraottantenni, bambini di allora, che conservano le memorie di quei giorni, insufficienti a ricomporre una visione storica. Eppure, nelle calli e sui ponti di Venezia quei segni ci sono ancora: sono incisioni sulla pietra o scritte a matita (molte tuttavia sono state cancellate dalla pioggia).
    Ai 'Graffiti Resistenti, occupazione nazifascista, Liberazione e lotta politica testimoniati dalle pietre di Venezia' dedicano una pubblicazione lo scrittore Alberto Toso Fei e la storica Desi Marangon. Due delle scritte della Liberazione si trovano nel chiostro del convento del cimitero di San Michele: in una delle arcate si può scorgere un 'W l'Italia Libera' scritto a lapis da un anonimo, che ha però messo la data 28 aprile 1945, il giorno della liberazione di Venezia.
    A San Michele si trovavano gli sfollati del bombardamento alleato del 21 marzo. L'autore di 'W l'Italia libera' potrebbe essere quello stesso 'Rocco Pavone' che firmò, invece, a matita grassa, un'altra scritta sempre su una volta del convento, "Rifugiato incursione aerea' - intendendo più probabilmente 'sfollato' ndr. - Incisioni dalla Liberazione, ma anche simboli del dominio nazifascista: in campo San Francesco della vigna, è così visibile l'incisione in un masso di trachite di un "fascio littorio", forse ammonimento ad alcuni 'resistenti' che abitavano lì vicino; in Calla Rener, invece, sopra il numero civico 3433, si scorge "Platkommandantur', indicazione per la sede del comando germanico, attuale Museo Correr.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza