"Siamo a celebrare un Papa che
fino all'ultimo nei suoi giorni si è speso, in carcere e nella
piazza, a benedire tutti". Lo ha detto il vescovo di Trieste,
mons. Enrico Trevisi, nell'aula del Consiglio comunale dove oggi
è stata ricordata la figura di papa Francesco.
Un messaggio e un invito al dialogo pacifico anche
nell'ambito della politica è stato quello lanciato dal vescovo.
"Il suo è stato il cammino di un pastore - ha detto - in mezzo
al popolo, cogliendone ansie e speranze, talvolta davanti per
indicare una via da esplorare e su cui valeva la pena immettersi
senza paura, ma poi è stato il pastore che cercava di non
rompere il dialogo con nessuno, perché nessuno poteva essere
considerato perso, abbandonato".
Prima di mons.Trevisi era intervenuto in apertura della
seduta del Consiglio, il sindaco, Roberto Dipiazza che ha
parlato del pontefice come di "una figura di grande umanità
coraggio e apertura, capace di parlare al cuore delle persone,
con parole semplici ma profonde, sempre orientate alla pace,
alla giustizia sociale e all'inclusione". Valori importanti, a
maggior ragione "in un tempo segnato da divisioni e conflitti".
Il suo pontificato "ha saputo unire piuttosto che dividere,
avvicinare piuttosto che escludere. La nostra città - ha
concluso Dipiazza - ha avuto l'onore e la gioia di accogliere il
Santo Padre il 7 luglio 2024 in una visita memorabile che ha
lasciato il segno nel cuore dei triestini e che resterà scolpita
nella nostra memoria collettiva".
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