Interrogato in incidente
probatorio, a causa delle minacce ricevute, un testimone
dell'omicidio di Maati Moubakir, il 17enne di Certaldo (Firenze)
che dopo la discoteca fu inseguito e accoltellato dal branco che
lo aveva scambiato per un altro 'da punire'. Il teste ha
ripetuto anche in incidente probatorio il suo racconto su ciò
che successe a Campi Bisenzio (Firenze) la notte del 29
dicembre 2024. L'uomo era stato già ascoltato dagli
investigatori a gennaio e grazie alle sue dichiarazioni,
incrociate coi filmati della videosorveglianza, furono
arrestate, in esecuzione di una misura cautelare, sei giovani.
Da allora, sono in carcere per la morte di Maati Moubakir oltre
al campano Diego Voza di 18 anni, il fiorentino Denis Alexander
Ekani Effa di 22 anni, il pratese Denis Mehmeti di 20 anni, i
fiorentini Khalid El Fassi di 21 anni, Ismail Arouizi di 20
anni, Francesco Pratesi di 18 anni. C'è un altro indagato ma è a
piede libero. Per tutti, l'accusa è concorso in omicidio
volontario aggravato dall'aver agito per futili motivi e con
crudeltà.
Per le affermazioni fatte il testimone ha ricevuto minacce.
Da qui la decisione della procura di ascoltarlo nella forma
dell'incidente probatorio, in modo da cristallizzare la prova
testimoniale e poterla utilizzare nel futuro processo. Quella
sera il teste avrebbe visto un gruppo di giovani che scappava
dal branco. Uno dei fuggitivi - verosimilmente Maathi -, rimase
indietro, fu raggiunto e picchiato con pugni e con un casco. Il
testimone notò che alcuni aggressori mimarono il gesto
dell'accoltellamento ma non ha visto la lama. La vittima era
Maati: il testimone lo avrebbe riconosciuto successivamente
grazie alle foto pubblicate sui giornali. Il ragazzo riuscì a
divincolarsi e pur già ferito a salire sull'autobus per tornare
a casa, alla fermata di via Tintori nel centro di Campi. Ma
anche i suoi killer salirono a bordo e lo pugnalarono - al cuore
il fendente mortale - e morì nella strada.
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