Canzoni, video, poesie, fumetti,
riflessioni, performance artistiche sulle droghe, le dipendenze
in generale, i corretti stili di vita, con proposte e testi
originali, che hanno rivisitato in chiave moderna alcuni
classici come la Divina Commedia o periodi storici come il
Rinascimento: i vincitori del concorso 'No alla droga, no ad
ogni forma di dipendenza', rivolto a tutte le scuole italiane,
sono stati premiati oggi pomeriggio dai ministri Giuseppe
Valditara (Istruzione), Oreste Schillaci (Salute) e dal
sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano.
"Siamo qui perché c'è un aspetto anche culturale sulle
dipendenze e partire dalla scuola primaria è il modo migliore
per agire. Si dicono tante cose inesatte, come che esistono
sostanze leggere che leggere non sono - ha detto Mantovano nel
suo intervento - fanno danni irreversibili; non esistono droghe
leggere, sono droghe e basta e fanno male, soprattutto alla
vostra età".
"Il concorso - ha affermato Valditara - è la prima tappa di
un percorso: vogliamo lanciare una svolta culturale e partiamo
dalle vostre riflessioni per avviare un periodo di forte
rinnovamento. La libertà: uno dei compiti più importanti della
scuola è educare alla libertà ovvero a non essere dipendenti da
qualcosa, a essere maturi e responsabili. La scuola è stata
fondata per vincere le dipendenze dall'ignoranza, dal degrado
ecc. ogni dipendenza va contro il significato dell'istruzione.
In una società caratterizzata 'dall'adultescenza', come si dice
oggi, non c'è libertà se c'è dipendenza. Essere dipendente da
droga, gioco e altro significa essere anche dipendenti da
qualcuno. Non credete che possano esistere dipendenze
accettabili, tutte le droghe fanno male, non ci sono droghe
buone o cattive, tutte le dipendenze fanno male, pure l'uso del
cellulare che danneggia memoria, fantasia e creatività. Nelle
nuove linee sull' educazione civica abbiamo messo come obiettivo
la lotta contro le dipendenze. Questa deve essere una grande
battaglia culturale".
Anche per Schillaci, "la dipendenza è il contrario della
libertà di stare bene ed essere felici. Guardiamo con attenzione
i vostri stili di vita - ha spiegato il ministro agli studenti -
e portiamo avanti azioni per migliorarli. Abbiamo attenzione
anche alla promozione delle attività sportive che tra l'altro
aumentano l' autostima e fanno vivere meglio con gli altri. Sul
fronte del disagio giovanile, abbiamo finanziato fondo per
sostenere gli studenti: chiedere aiuto non è un segno di
debolezza ma di coraggio. Sul fronte del Fentanyl, l'attenzione
governo è altissima: dobbiamo lavorare per aumentare la
percezione del pericolo".
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