(Di Antonella Salvatore)
Si chiama Libero e dopo dieci
anni di attesa ha riportato le campane di Montemitro, paesino
molisano di appena 200 anime, a suonare per un lieto evento: la
notizia della nascita di un bebé è stata accolta con gioia
dall'intera comunità, anche grazie alla storia dei genitori del
piccolo, Emanuela, tornata nel suo paese di origine dopo molti
anni trascorsi nel Bresciano, e Rocco, suo amico d'infanzia,
divenuto poi suo marito.
I due, dopo essersi sposati con una cerimonia alla quale ha
partecipato tutto il paese, hanno deciso di riaprire una
macelleria e di mettere su famiglia. Martedì scorso è nato il
loro primogenito, in concomitanza con il 40/o compleanno della
mamma. Le donne anziane del paese sono impegnate nella
preparazione del corredino del bimbo, fatto rigorosamente a mano
con qualche pezzo tessuto su un antico telaio ancora
funzionante.
Montemitro è un paese a minoranza linguistica croata che
vive, insieme ad altri paesi dell'entroterra, una grave crisi
demografica: negli ultimi 40 anni la popolazione si è dimezzata.
È la triste tendenza del Molise che dal 2001 ha perso circa 32
mila abitanti tra tassi di natalità bassi, un saldo migratorio
negativo e un sistema economico in difficoltà.
Per Emanuela la scelta di tornare a vivere in Molise è stata
una svolta nella vita. "Sono tornata da circa tre anni -
dichiara all'ANSA -. A Montemitro c'è una vera e propria
comunità. Non si è mai soli. In città, al contrario, dove ho
vissuto molti anni, c'è molta solitudine. Con mio marito
vogliamo restare nel nostro paese, ci vuole coraggio, ma ce la
stiamo mettendo tutta. Questa realtà ha molto potenziale.
Abbiamo riaperto la macelleria con tante difficoltà, ma qualcosa
si sta muovendo. Un giovane ha voluto impegnarsi con una vigna,
un altro ha aperto un b&b. E poi sta arrivando anche qualche
straniero ad acquistare casa. Lo scorso anno hanno comprato
israeliani, inglesi e anche una norvegese. Molti emigrati stanno
rientrando. Questo paese fa sentire la nostalgia di casa perchè
qui è bello vivere in comunità dove collaboriamo tra noi. Non
abbiamo nessuna intenzione di spostarci, la nostra vita è qui".
Il marito Rocco parla delle tradizioni di Montemitro alle
quali gli abitanti sono molto legati, la Festa di Santa Lucia,
ma anche del concorso letterario di poesia nella lingua di
origine. "Questo bambino sarà la mascotte del paese - conclude
Emanuela -. E' stato un miracolo. In ospedale è andato tutto
bene: il team di operatori molto professionale. Ringrazio medici
e tutto il personale ed anche la dottoressa che mi ha seguito".
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