File interminabili e quasi tutti gli eventi sold out al Salone del Libro di Torino che si è inaugurato il 10 maggio già overbooking. Un sabato boom per la 31/ma edizione che si avvia a essere in linea al record 2017. Alle biglietterie si è registrato un +5% di biglietti venduti rispetto allo stesso giorno del 2017. E alle 17.00 il Lingotto scoppiava tanto che le biglietterie sono state chiuse e riaperte poco dopo per far defluire la gente. La sala Gialla ch ha ospitato big come Eduard Limonov, Roberto Saviano, Bernardo Bertolucci con Luca Guadagnino, Paolo Giordano, Massimo Recalcati e Maurizio De Giovanni è stata presa d'assalto fin dalla mattina con code senza sosta fino alla sera.
In un primo giro di bilancio tra gli stand le vendite sembrano, all'inizio del week end, in linea con quelle del 2017.
Ma bisogna tenere conto che in questa edizione sono tornati i grandi editori che non possono non aver inciso sulle vendite dei medio piccoli. Un po' insoddisfatto Fazi editore, non per le vendite, ma perché il suo stand "è stato - dice - inspiegabilmente spostato da un corridoio ad alto scorrimento in un altro a basso scorrimento". Tra i soddisfatti NN che viaggia su un +20% rispetto al 2017.
Resta critica la situazione alla tensostruttura creata per gli editori che erano rimasti fuori, dove si trova anche il Caffè letterario. Fuori dal percorso classico del Salone ha portato, dicono alcuni editori, al momento a un "calo del 50% delle vendite" e non basterà a far tornare i conti "il 50% sullo sconto dello stand che è stato promesso dall'organizzazione" dicono alcuni editori ospitati in quel padiglione.
Successo per Ibf-International Book Forum che ha chiuso oggi con oltre 500 iscrizioni già prima dell'inizio del Salone e almeno altri 100 operatori aggiunti a lavori iniziati. Seimila richieste di appuntamento che hanno generato 3 mila incontro one to one. In tutto sono stati 36 i paesi rappresentati.
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