"Qualcuno diceva che ai figli bisogna dare radici e ali. Radici nel senso di farli sentire saldi e sicuri per renderli liberi di andare fuori, con la certezza che ritroveranno genitori che li rispettano e amano". Lo dice Serena Rossi, parlando dei temi affrontati a misura di grandi e bambini in Prendi il volo di Benjamin Renner (candidato all'Oscar per il miglior film animato nel 2014 per Ernest e Celestine), la nuova adventure/family comedy in Cgi firmata Illumination, la casa madre, fra gli altri, di Cattivissimo me, i Minions Pets e Sing.
Il film arriva in sala con Universal il 7 dicembre, con anteprime il 2 e 3 dicembre. Serena Rossi, già voce italiana di Anna nella saga di Frozen, qui doppia la saggia e coraggiosa anatra, madre di famiglia, Pam, in quella che è la storia più poetica e visivamente spettacolare della Illumination, dai voli in soggettiva tra le nuvole o i grattacieli di New York ai colori della natura e delle tante specie di volatili. È protagonista una famiglia di germani reali, i Mallard, composta da papà Mack (la voce è di Francesco Scianna), mamma Pam, due figli, l'adolescente Dax e la piccola Gwen. La tranquilla e rassicurante routine sempre nello stesso stagno, difesa da Mack, va all'aria quando la famiglia incontra uno stormo di anatre diretto in Giamaica. Pam convince il compagno a uscire dalla sua comfort zone e a partire per un viaggio di famiglia (anche insieme al bizzarro zio Dan) nel quale si ritrovano tra meraviglia e pericoli.
"Venivo da un anno in cui avevo rallentato il ritmo di lavoro, ne avevo bisogno, volevo ritrovarmi un po' - spiega Serena Rossi, ora sul set de Il treno dei bambini, il film di Cristina Comencini per Netflix tratto dal bestseller di Viola Ardone -. Non ero molto pronta ad accettare nuovi lavori, ma ho capito che poteva venire fuori una cosa molto carina nella quale c'erano messaggi importanti che mi faceva piacere anche mio figlio ascoltasse". Anche Scianna veniva "da un periodo intenso seguito da una necessaria pausa, però doppiare un cartone è sempre stato un mio sogno e ho combattuto per vincere il provino. L'ho fatto anche come regalo a mia nipote di sette anni, che dopo avermi visto nella serie A casa tutti bene di Muccino non mi sopportava più".
Prendi il volo racconta "la forza di trovare il coraggio di uscire dalla propria comfort zone: restarci ci fa stare bene ma andare fuori può farci stare anche meglio - spiega l'attrice -.
Mi piaceva anche l'idea di fare insieme, come famiglia, un viaggio fuori e dentro se stessi". Oggi spesso "la spinta ad andare 'fuori', visto il momento storico che viviamo, tra guerra e altre minacce, si confronta con una paura assoluta". Il film, per Scianna, "riporta anche all'importanza di accogliere l'altro e mi ha fatto riflettere sul fatto che come genere umano dobbiamo trattare gli animali come pari. Le atrocità che commettiamo nei loro riguardi non sono meno di quelle che commettiamo verso altri esseri umani". Poi "mi rendo conto che io a 20 anni mi ritrovavo con un mondo meno in crisi - spiega l'attore -. I ragazzi di oggi stanno assorbendo troppe cose negative". Un film come questo, parlando a tutte le generazioni, "offre anche una riflessione sulle dinamiche famigliari, sul fatto che lasciarsi prendere dalla paura non ti consente di entrare totalmente nella vita". Per Scianna questo nell'animazione è un debutto ("è stata un'esperienza stupenda, anche se pensavo doppiare un film animato fosse più facile… un attore è anche corpo, ci è voluto un po' per sentirmi libero", mentre Serena Rossi aveva già avuto l'esperienza di Anna in Frozen: "Un onore, ti dà la consapevolezza di aver fatto qualcosa che rimane…. Mi è capitato di mandare auguri con la voce della principessa a tutta Italia, ed è bellissimo vedere negli occhi dei bambini l'incanto e lo stupore… è anche una carta che mi gioco con mio figlio che a volte mi chiede di fare Anna per un'amichetta".
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