Grande successo dei Musei Civici
di Bologna nel 2024, con un incremento del 14% rispetto all'anno
precedente: un'offerta ampia e trasversale, maggiori aperture
straordinarie e iniziative in lingua straniera, rafforzamento di
progetti e rete con altri musei e numerose mostre temporanee
hanno caratterizzato l'anno, con un aumento di partecipazione e
gradimento. Il bilancio coinvolge Museo Civico Archeologico,
Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico
d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, MamBo-Museo
d'Arte Moderna, Museo Morandi, Casa Morandi, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo internazionale biblioteca della musica,
Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento,
che hanno accolto 730.786 visitatori alle collezioni permanenti
e alle mostre temporanee (539.150) e fruitori delle attività
programmate nelle sedi (191.636).
"Sono dati che testimoniano della qualità professionale di
chi opera all'interno dei Musei della città, verso cui va la mia
stima", commenta l'assessore alla Cultura Daniele Del Pozzo.
"Una qualità che si sostanzia nel modo intelligente di
valorizzare le proprie collezioni, così come di attivare delle
modalità di relazione finora inedite - e quindi potenzialmente
innovative - con nuovi pubblici, anche attraverso collaborazioni
e aperture con ulteriori soggetti pubblici e privati. Sono tutte
tracce in fieri che desideriamo utilizzare come guida concreta
di esperienza per le future azioni che andremo a mettere in
cantiere nel 2025".
Al successo dei musei civici si aggiunge quello di Palazzo
Pepoli, riaperto al pubblico a fine novembre nella sua nuova
veste grazie alla collaborazione tra il Comune, la Fondazione
Cassa di Risparmio e la Fondazione Bologna Welcome, con 6.000
persone giunte al museo fino ad oggi.
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