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Professional Dreamers, i sogni delle donne tra foto e psicologia

Professional Dreamers, i sogni delle donne tra foto e psicologia

Mostra fotografica al Museo del Risorgimento di Torino

TORINO, 06 marzo 2025, 11:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quindici donne che hanno trasformato i propri sogni, anche attraverso scelte radicali, in una realtà professionale: racconta la loro storia, attraverso 94 scatti e testi di analisi psicologica, la mostra fotografica "Professional Dreamers - The photographer's eye, the psychologist's gaze", al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino dal 7 marzo al 29 giugno. Nata da un progetto in collaborazione tra i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa, Remigia Spagnolo, la mostra è curata da India Dhargalkar.
    Il progetto Professional Dreamers, di cui la mostra al Museo del Risorgimento è la prima tappa, è sotto il patrocinio della Fondazione Marisa Bellisario. Fineco è main sponsor della mostra, che è sostenuta dal Consiglio Regionale del Piemonte - Consulta delle Elette e dalla Camera di commercio di Torino - Comitato per l'imprenditoria femminile, e patrocinata dalla Città di Torino, dall'Ordine degli Psicologi del Piemonte e dallo Iusto-Rebaudengo Università Pontificia Salesiana di Torino.
    "Il nostro Museo, che narra nelle sue sale le storie di chi ha realizzato il sogno di unità e indipendenza del paese, trova in questa esposizione un'importante occasione per proseguire e attualizzare la riflessione sul valore dell'impegno personale.
    In un momento in cui il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro continua a essere oggetto di dibattito e trasformazione, questa mostra assume un valore particolarmente significativo", affermano la presidente del Museo del Risorgimento, Luisa Papotti e il direttore Alessandro Bollo.
    "Per quattro anni abbiamo lavorato insieme in una stretta commistione delle nostre rispettive discipline e in una continua interazione tra i nostri linguaggi e le nostre rispettive visioni. Da questa collaborazione è nata l'impostazione della mostra. Il dialogo tra fotografia e psicologia è riproposto anche nell'allestimento del percorso espositivo in cui i due linguaggi, fotografico e psicologico, si sviluppano in parallelo su piani diversi proponendo un doppio punto di vista sul sogno professionale delle protagoniste della mostra", spiegano i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa Remigia Spagnolo.
   

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