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Detenuti-artisti realizzano un murale di 60 metri a Opera

Detenuti-artisti realizzano un murale di 60 metri a Opera

Promosso da Grande Brera, sotto guida dell'artista Carlo Galli

MILANO, 17 marzo 2025, 17:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Trasformerà le pareti della casa di reclusione di Opera in un racconto visivo il murale lungo 60 metri che una decina di detenuti prossimi al fine pena contribuiranno a realizzare sotto la guida dell'artista Carlo Galli. Il progetto 'Superfici dell'Immaginazione' è stato voluto da Alessandro Pellarin, fondatore e presidente dell'ente no profit Artamica APS, e presentato oggi a Brera, che lo ha promosso e sostenuto.
    I partecipanti, tutti in Articolo 21 e quindi con permesso accordato dal magistrato di sorveglianza di uscire dall'Istituto per motivi di lavoro o azioni di reinserimento sociale, con obbligo di rientro per la notte, oltre a essere coinvolti nella realizzazione del grande murale, oggi hanno potuto visitare, insieme al direttore generale Angelo Crespi, la pinacoteca di Brera, dove torneranno il 26 maggio per una restituzione del lavoro svolto.
    Qualche giorno prima, il 20 maggio, sarà inaugurata l'opera che mira ad accorciare le distanze tra il mondo fuori e quello dietro le sbarre. "La bellezza - chiosa Angelo Crespi - è un valore etico, prima ancora che estetico, che offre modelli di comportamento, come con questo progetto di inclusività e resilienza che, a partire da un laboratorio, diventerà un'opera d'arte pubblica".
    Il murale, che si ispira all'arte optical degli anni '60, con strisce bianche e nere che si fondono, creando nuove forme in continuo movimento, nasce da una riflessione sulla percezione del tempo all'interno del carcere, un luogo in cui le ore si dilatano, si contraggono e si sovrappongono in un'esperienza sospesa. L'opera trasforma questa condizione in un linguaggio visivo: una trama di linee che si stringono, si allungano e si intrecciano, come le vite di chi è ristretto.
   

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