La Galleria regionale di Palazzo
Bellomo a Siracusa - custode di una collezione unica che
documenta lo sviluppo della civiltà mediterranea, dall'età
bizantina al XVII secolo - fino al prossimo 30 settembre si
confronta ancora una volta con i linguaggi contemporanei. Marco
Delogu, fotografo romano, mette in dialogo cinque dei suoi
lavori con cinque delle opere più importanti di Antonello da
Messina, uno dei grandi maestri del Rinascimento, al quale
Delogu si ispira per la manipolazione della luce con il suo
caratteristico focus selettivo, la sua inquadratura calibrata e
il monocromo denso.
La mostra è un viaggio che invita a riflettere sul potere del
ritratto e sulla continua evoluzione del nostro modo di
osservare l'arte, in un confronto tra il pittore e il fotografo,
tra passato e presente. "Civita Sicilia, che produce e organizza
l'esposizione, a pochi mesi dal successo di Pan_Estesìa. Tutta
la bellezza che ho negli occhi di Davide Bramante, rinnova con
questo nuovo progetto il lungo rapporto di collaborazione con la
Galleria Regionale di Palazzo Bellomo", afferma una nota dei
promotori dell'iniziativa.
Il percorso espositivo assume valore e senso proprio nel
contesto museale che conserva, tra gli altri, il capolavoro
dell'Annunciazione e dove il visitatore ha l'opportunità di
sperimentare un'inedita contaminazione tra fotografia artistica
e patrimonio storico, muovendosi tra capolavori antichi e
interpretazioni contemporanee. Il capolavoro di Antonello da
Messina risulta così attraversato da tre livelli di lettura:
quello della pittura quattrocentesca, quello dell'isolamento
fotografico e quello della sua attualità.
Antonello da Messina, il principale pittore siciliano del
Quattrocento, è stato il primo a indagare il complesso
equilibrio tra luce, atmosfera e attenzione al dettaglio tipico
della pittura fiamminga con la monumentalità e spazialità della
scuola italiana. Marco Delogu è fotografo, editore, curatore e
organizzatore di progetti artistici. Le sue opere sono state
esposte in Italia e all'estero e fanno parte di importanti
collezioni internazionali. Le fotografie di Delogu, grazie
all'uso di un bianco e nero intenso e di un fuoco selettivo,
enfatizzano dettagli inediti e presentano una visione nuova dei
soggetti ritratti da Antonello da Messina, introducendo una
dimensione percettiva innovativa. Ognuno dei cinque capolavori
di Antonello viene investigato e trasfigurato in un incontro che
attraversa secoli e discipline in chiave inaspettata. Il
progetto sviluppa un gioco di sguardi su quattro livelli: il
soggetto, il pittore, il fotografo e l'osservatore. A questi
"ri-ritratti" si aggiungono sei opere fotografiche che
amplificano ulteriormente il dialogo tra passato e presente,
rivelando ciò che si nasconde negli sguardi degli altri.
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