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Tina Modotti, artista e militante tra due mondi

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Tina Modotti, artista e militante tra due mondi

A Roma foto e documenti raccontano la vita e l'impegno politico

ROMA, 13 maggio 2025, 17:56

di Marzia Apice

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La vita di povertà e fatica delle donne messicane, i loro vistosi costumi tradizionali, la fierezza del loro volto mentre camminano spedite portando sul capo pesanti recipienti: è alle Tehuane incontrate nel sud del Messico, a Tehuantepec, durante un viaggio di sei mesi, da giugno a ottobre del 1929, che Tina Modotti dedicò alcuni degli scatti più autentici, carichi di quel realismo, di quella sensibilità e di quell'umiltà che hanno reso rivoluzionaria la sua fotografia. La sua figura poliedrica di fotografa, attrice e attivista politica è al centro della mostra "Tina Modotti.
    Donna, fotografa, militante. Una vita fra due mondi", in programma dal 14 maggio al 21 settembre al Museo di Roma in Trastevere.
    Un allestimento rigoroso, composto da 60 fotografie accanto a lettere, testi, documenti e articoli, per inquadrare e documentare le tante vite vissute da Modotti, la sua opera, la militanza e gli ideali, ma anche gli amori di una donna libera e anticonformista, ancora non del tutto conosciuta in Italia. Nata a Udine nel 1896 e morta a Città del Messico nel 1942, Modotti fu nomade per tutta la sua esistenza: dopo essere emigrata negli Usa da giovanissima, si stabilì con il fotografo Edward Weston, suo compagno e mentore, in Messico. Qui, immersa in una realtà sociale complessa, sviluppò il suo stile, con l'obiettivo della macchina fotografica usato come strumento di indagine e denuncia, e conobbe figure di spicco come Diego Rivera, Frida Khalo e Siqueiros, aderendo al Partito Comunista.
    La mostra - a cura dell'associazione Storia e Memoria Aps di Albano Laziale, in collaborazione con la segreteria di Cultura del governo del Messico, l'archivio della Fototeca dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (Inah) della città di Pachuca Hidalgo che ha fornito tutte le fotografie - svela la passione e la tenacia di Modotti nel raccontare il Messico più povero e operoso, la forza degli "ultimi" e l'impegno degli attivisti, coprendo un arco temporale che dal 1923 arriva fino al 1930, con le ultime foto scattate durante l'esilio di Berlino (dopo esser stata espulsa per le sue attività politiche).
    Completano il percorso anche numerosi documenti che contribuiscono a illustrare le vicende umane e politiche di Tina Modotti dell'ultima fase, quale componente del Partito Comunista, nonché dirigente delle Brigate Internazionali del Soccorso Rosso, fino alla morte, avvenuta in circostanze poco chiare - ufficialmente per un infarto - a Città del Messico nel 1942 a soli 45 anni.
    "Siamo fieri di questa mostra, perché Tina Modotti è una donna ancora attualissima, non solo una grande fotografa, ma una vera rivoluzionaria per la sua epoca. Vogliamo far conoscere la sua figura il più possibile, in particolare da Roma in giù, perché al Nord è più nota", ha detto all'ANSA Ada Scalchi, coordinatrice e responsabile di questo progetto espositivo dell'associazione Storia e Memoria Aps. "Oltre alle fotografie, il pubblico troverà esposti diversi documenti, frutto di una ricerca bibliografica svolta dalla nostra associazione proprio per raccontare la vita condotta da Modotti nei due mondi, e alcuni dei tanti libri a lei dedicati". 
   

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