Un film "girato per amicizia e con
quattro soldi, insomma pizza e fichi", ma che ha avuto un
successo tale in tutto il mondo che "Pier Paolo Pasolini mi
disse che lo aveva visto proiettato perfino nello Yemen, come
anche in Africa e nelle Filippine".
Così in un'intervista all'ANSA Nori Corbucci, una vita al
fianco del regista Sergio Corbucci, scomparso nel 1990, ricorda
'Django', il western cult con Franco Nero protagonista che ha
superato il mezzo secolo di età e ancora oggi è conosciutissimo.
Tanto da aver ispirato Quentin Tarantino a girare un omaggio con
lo stesso titolo. "Mi ha telefonato molto carinamente per
chiedermi se lo poteva fare, gli ho risposto che sarebbe stato
un onore far girare in America il nome di mio marito - spiega la
Corbucci - mi è piaciuto, ci sono molte citazioni di film di
Sergio, a parte lo stesso Franco Nero e la stessa musica". E
della possibilità di un terzo capitolo, intitolato 'Django
lives!': "Finché si parla di mio marito sono contenta".
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