È Rina, la moglie del Comandante nel film di Edoardo De Angelis che ha aperto la Mostra del cinema di Venezia 2023 e sarà in sala dal 1 novembre e da lunedì è sul set la new entry di Cassamortari 2, il sequel della commedia irriverente diretta da Claudio Amendola. Silvia D'Amico, di ritorno da Venezia e alla vigilia del nuovo film, parla dei suoi progetti dal Capalbio Film Festival (diretto da Steve Della Casa e Daniele Orazi, in corso fino al 17 settembre nel territorio della maremma toscana). Accompagna la proiezione di Margini di Niccolò Falsetti ambientato proprio dalle parti di Grosseto e che ha interpretato con Zerocalcare e Francesco Turbanti. Cinema ma anche serie tv: dopo essere stata una prostituta tossicodipendente in Christian con Edoardo Pesce, e la Sara di A casa tutti bene - la serie di Gabriele Muccino ("la terza? Non so ma non credo si farà") nel ruolo dell' ultimogenita dei tre figli di Pietro Ristuccia, il fondatore del ristorante San Pietro 'cuore' della storia, vendicativa moglie tradita, dal 1 novembre comincerà a girare l'attesissima nuova serie Piedone con Salvatore Esposito, ispirata a Bud Spencer. "Con Rina Todaro - racconta all'ANSA - ho avuto conferma di quanto mi piaccia il biopic, interpretare personaggi reali perchè approfondire il mondo, il vissuto di queste persone è conoscenza e arricchimento. Poi certo senti la responsabilità di portare le loro storie. Per Comandante ho incontrato la famiglia di Todaro, la nipote Jasmine, la figlia Graziella Marina che è nata nel 1943 e lui non ha mai conosciuto: ascoltare i loro racconti è stato emozionante, mi hanno aperto archivi e cuore ed è stato bello ricevere il loro abbraccio a Venezia". In Cassamortari 2, prodotto da Paco Cinematografica con la spagnola Neo Art Producciones e la distribuzione Vision, è una new entry nella commedia di Claudio Amendola realizzata a grande richiesta (oltre agli incassi al cinema l'anno scorso, è stata al top in streaming su Prime Video): è corale, come ama Amendola regista, e ci sono Massimo Ghini, Gianmarco Tognazzi, Sonia Bergamasco, Alessandro Sperduti, Piero Pelù e segue ancora le vicende della famiglia Pasti, il cui motto è "Tutti devono mori', ma solo in pochi ce guadagnano". Da generazioni i Pasti gestiscono un'agenzia di pompe funebri la cui comunicazione diventa sempre più audace (un po' come accade realisticamente con il famoso marketing spregiudicato di Taffo). Romana, 37 anni, diplomata all'Accademia nazionale d'arte drammatica, Silvia D'Amico, tra le nuove attrici più richieste, alterna moltissimo generi e ruoli. "Ho una grande vocazione per la recitazione, da sempre e per un ruolo che mi piace mi lancio con determinazione, cerco di essere il volto del regista ma anche di partecipare alla creazione, divento insomma tanto coraggiosa", prosegue D'Amico (nessuna parentela con la dinastia del cinema). Ora è il momento di spingere sulla commedia. "Sarò una commissaria con Salvatore Esposito, Piedone lo Sbirro, nella serie ispirata e soprattutto dedicata a Bud Spencer e al suo personaggio cult - dice - il mio personaggio non c'era nel film è una novità e sarà divertente". Diretta da Alessio Maria Federici, creata e scritta da Peppe Fiore, è una serie in 4 episodi prodotta da Sky Studios, Wildside, società del gruppo Fremantle e Titanus Production. Si gira a Napoli dal 1 novembre e Salvatore Esposito (Gennaro Savastano di Gomorra) è l'ispettore Vincenzo Palmieri, un poliziotto che non ama le armi, allievo del popolare Commissario Rizzo detto Piedone.
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