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'Partir un jour', la 'coraggiosa' apertura di Cannes

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'Partir un jour', la 'coraggiosa' apertura di Cannes

L'opera prima di Amelie Bonnin, dramedy tra passato e futuro

CANNES, 14 maggio 2025, 13:52

Redazione ANSA

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L'infanzia coi suoi ricordi rosa va lasciata dove sta o si può rivivere anche con qualche ruga in più? Dentro questa domanda c'è tutto 'Partir un jour' di Amélie Bonnin, film d'apertura di questa 78/a edizione di Cannes. Vale a dire una commedia drammatica, non certo troppo patinata e con alcuni sprazzi musical, che tra i suoi record ha anche quello di essere - novità assoluta - un'opera prima ad inaugurare il Festival.
    "È solo la terza volta dopo Diane Kurys e Maïwenn che una regista apre Cannes - ha detto a sostegno di questa scelta coraggiosa il delegato generale del Festival, Thierry Frémaux -.
    È una commedia musicale e un film destinato a un grande successo".
    Protagonisti Juliette Armanet, cantautrice e attrice francese, e Bastien Bouillon, premio César per la migliore promessa maschile. Adattamento del suo cortometraggio pluripremiato, Amélie Bonnin in questa sua opera prima mescola nostalgia, amore e ricerca di sé.
    Questa la storia del film. Armanet è Cécile, una top chef quarantenne ormai vicina a realizzare il suo sogno che è quello di aprire un ristorante a Parigi insieme al suo compagno Gerard (François Rollin). Ma proprio quando è in procinto di inaugurare il suo locale gastronomico, Cécile è costretta a cambiare i suoi piani da una chiamata che la avvisa che suo padre ha subito un infarto. Deve così tornare nel suo paese natale, dove tutto scorre più lento: ecco riaffiorare quel passato che si è lasciata alla spalle tanti anni prima. E mentre aiuta nel ristorante i suoi genitori in difficoltà, incontra anche i vecchi amici e soprattutto il suo amore d'infanzia, Julien (Bouillon) che non le è affatto indifferente. Sta a lei a questo punto scegliere: tornare al passato e scoprire cosa le riserva il futuro? Sprazzi di musical, ma dai ritmi lenti, in questo 'Partir un jour' in alcuni momenti, e tra questi una divertente versione di 'Parole, parole' di Mina cantata in un vecchio camper dalla madre di Cécile, Martine (Lorella Cravotta).
   

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