"Ho una parte della mia natura assolutamente pessimista, ma alla fine i pessimisti sono i migliori ottimisti, perché si rendono conto che la realtà è difficile, e non corrono a sbattere con la testa contro il muro".
Riassume con l'ANSA in una battuta la sua poetica e la sua visione del futuro Giorgio Pressburger, lo scrittore ungherese di nascita e triestino, 80 anni il 21 aprile, che festeggerà nel capoluogo giuliano.
Una vita ricca di produzioni, dalla letteratura alla regia
lirica, dalla politica alla direzione artistica di festival come
il Mittelfest di Cividale. "Un bilancio personale assolutamente
positivo - prosegue Pressburger - per me anche incredibilmente
positivo, non ci avrei mai creduto che mi succedessero tutte le
cose buone che ho fatto. Mi ritengo fortunato, certe volte mi
sono ritrovato in mezzo a cose alle quali non avrei mai pensato,
non mi rendevo conto di ciò che mi capitava".
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